Come selezionare uno stage piano digitale
CONSIGLI PER I PRINCIPIANTI
Se necessitate di aiuto per la scelta del piano digitale, i nostri esperti al telefono saranno lieti e ben pronti a venirvi incontro. Rivolgetevi al numero +39 0598 376 475 (Ci dispiace, ma attualmente non siamo al telefono) o scrivete all’indirizzo e-mail .Il punto fondamentale è una tastiera di qualità
Gli stage piano si utilizzano soprattutto nella musica dal vivo, ma sono utilissimi anche negli studi o per fare esercizio a casa. La base è sempre una tastiera completamente dinamica (88 tasti) che reagisce all’intensità della suonata. In base alla versione dello strumento possiamo suddividere le ulteriori funzioni della dinamica della suonata nei singoli tipi di tastiera; alcuni modelli presentano anche la funzione aftertouch, ovvero la possibilità di influenzare la modulazione dei toni allentando e poi ripremendo i tasti – proprio come con l’organo.Tasti svelti, organi, sintetizzatore oppure tutto in uno
La categoria stage piano è assai ampia e comprende piani digitali universali Yamaha che – oltre alla vasta gamma di suoni e accompagnamenti – presentano anche funzioni rapide per la commutazione dei registri, garantendo una musica dal vivo ancora più esaltante. Non mancano poi i piani da concerto di livello superiore Nord Stage o lo straordinario Roland Piano V, grazie a cui sarete in grado di costruirvi uno strumento praticamente unico nel suo genere.Il nucleo di ogni stage piano è composto da un processore sonoro che assicura una simulazione di qualità di strumenti a tasti e organi, ma spesso anche di strumenti ad arco, voci, chitarre, percussioni o diversi altri rumori ed effetti esotici. Gli stage piano sono completamente progettati per la musica dal vivo; ecco perché comprendono anche schermi ben visibili e tutta una serie di pulsanti che permettono una rapida esecuzione delle vostre scelte (come per esempio la modifica dei background per il ritornello o per le strofe, il passaggio a suoni di tastiere separate o la lettura accelerata e assai pratica come piano classico). Tutto dipende dalle vostre preferenze e necessità. Se vi bastano i suoni registrati, potrete sfruttare due modalità (piano/organo), con la possibilità di eseguire modifiche. O altrimenti – oltre agli elementi pre-impostati, è possibile usufruire di un insieme musicale completo, direttamente sul palco. Nella categoria stage piano troverete sempre la risposta giusta a tutte le richieste ed esigenze sopra menzionate.
Accompagnamenti, background e registri separati
Se nella scelta dello strumento uno dei vostri criteri è proprio l’universalità, allora lo stage piano è lo strumento che fa per voi. Anche i modelli più economici di stage piano spesso contengono una memoria per la nuove composizioni, background e accompagnamenti; e, allo stesso tempo, offrono essi stessi composizioni già pronte per l’uso, siano esse celebri canzoni ben concrete o semplicemente stili di carattere generale. Il numero dei background, ritmi e accompagnamenti offerti differisce in base al tipo di tastiera; in generale si va da poche decine fino a qualche centinaia di unità. Alcuni strumenti comprendono anche elementi di controllo per il volume delle singole tracce. Non è dunque un problema aumentare – per esempio – il volume delle percussioni mentre si suona, e ridurre quello degli ottoni.Ciascuno stage piano offre la possibilità di aggiungere diversi registri, per esempio su diverse tastiere (funzione split) oppure tutto in un unico tono (funzione dual o layer). Molti strumenti offrono anche la possibilità di accompagnamento automatico per le melodie da voi suonate, interfaccia avanzata di arrangiamento per processi compositivi piuttosto semplici, ampia gamma di pulsanti utente o ancora possibilità di programmare i tasti come elementi avviatori di background oppure effetti di vario genere. Se avete un buon piano digitale, in poche parole, potrete prepararvi un set del tutto completo e suonarlo senza perder tempo a sfogliare registri o pre-impostazioni.
Effettistica, simulazioni e lavoro avanzato con il suono
Gli stage piano consentono assai spesso di realizzare diversi tipi di effetti, dalle opzioni basilari come delay, riverbero, pitch shift, fino alle più sofisticate simulazioni di riproduttori rotanti Leslie o amplificatori vintage, come nel caso del modello Nord Stage. Per quanto riguarda l’effettistica, è possibile modificare i rispettivi parametri; tuttavia, soltanto le serie più avanzate di modelli di piani digitali permettono di modificare le impostazioni direttamente mentre state suonando (per esempio tramite i knob di comando o i micro-pulsanti). Per quanto concerne i modelli più economici, di norma gli effetti vanno impostati prima di suonare; dopo di che – mentre suonate – potrete al massimo selezionare la funzione spegni/accendi. Alcuni stage piano – oltre ai suoi pre-impostati da associare ad effetti o comunque adattabili entro determinati limiti – comprendono anche un’unità per la sintesi di nuovi suoni. Si comportano così come veri e propri sintetizzatori. È il caso, questo, di alcuni stage piano della Nord, ormai affermatisi come strumenti ampiamente apprezzati dai pianisti in concerto. Questo tipo di piano presenta – sulla sua superficie – degli elementi di comando supplementari per i singoli filtri e oscillatori.Collegamenti e periferie
Anche qui, in base all’ampia gamma di attrezzature per i singoli modelli, possiamo suddividere i livelli di connettività degli stage piano in sottogruppi: con interfaccia digitale e analogico/digitale, in grado di inviare – per esempio – un segnale trigger ai sintetizzatori analogici. L’interfaccia digitale è collegata mediante un terminale USB e serve sia per la trasmissione dei dati dallo strumento (bozze di canzoni, impostazioni utente o composizioni intere) sia per la trasmissione verso lo strumento (nuovi suoni o composizioni dal produttore, canzoni vostre). La maggior parte dei piani digitali funziona senza alcun problema anche come controller MIDI per il vostro software musicale. Alcuni modelli addirittura contengono anche programmi di editing, mediante i quali è possibile – per esempio – adattare singoli suoni di strumenti in maniera del tutto accurata e comoda con l’ausilio del computer.Per quanto riguarda le uscite, di norma gli stage piano comprendono un’uscita per le cuffie e altre uscite da minimo 6,3 mm TRS (jack) per il collegamento di apparecchiature di amplificazione o combo. Nella maggior parte dei casi è a disposizione anche un ingresso AUX per il collegamento di fonti musicali esterne con background o altri suoni. Non di rado gli stage piano hanno anche un ingresso per microfono – e in alcuni modelli è possibile adattare la resa anche tramite vocoder. Esistono anche modelli di tastiere che interagiscono con gli iPad o altri dispositivi simili, per esempio nella lettura delle partiture oppure nell’adattamento di impostazioni di pianoforte. In questo caso l’iPad funzione come elemento di comando e come schermo. Addirittura, nei nuovi modelli Roland, tutte le tastiere riescono ad interagire senza alcun problema anche con l’applicazione Garage Band.